La mano (DOR – 2006)
Tendere la mano è un gesto semplice, ma, come nel caso di
questo film, può significare cambiare la vita di qualcuno. L’amicizia tra Zeenat (Gul Panag) e Meera (Ayesha
Takia) sarà in grado di combattere le ingiustizie, la tristezza e le
oppressioni. Una scena davvero speciale, ricca di sentimenti e speranza.
“We
care” (TAARE ZAMEEN PAR – 2007)
Ram Shankar (Aamir Khan) rimprovera e azzittisce il padre del suo alunno Ishaan, invitandolo a capire di cosa ha veramente
bisogno il figlio, dell’affetto, del contatto umano, del diritto di non
essere giudicato. “E’ possibile
abbattere un albero solo pronunciandogli contro abusi, non c’è bisogno di tagliarlo
perché si lascia morire da solo”, l’insegnante porta come esempio una leggenda
delle Isole Salomone che sarà impossibile dimenticare dopo aver visto TaareZameen Par.
La roulette russa
(DHOOM 2 – 2006)
Se Shahrukh e Kajol sono la coppia cinematografica più
emozionante, Hrithikh e Aishwarya sono
quella più figa. C’è poco da dire, lui è un dio greco, lei la grazia e la
bellezza fatte persona. Recitano insieme in Dhoom 2 per la prima volta e la loro
intesa è pazzesca. Un breve riassunto dell’intero film è la scena della
roulette russa, pochi minuti per capire che Hrithik + Aish sono una
combinazione perfetta.
"I love wild
cats" (DON - 2006)
Roma (Priyanka Chopra), infiltrata nella cerchia di Don (Shahrukh Khan) per incastrarlo, compie un pallido tentativo di attacco ma lui la blocca
in un secondo. Troppo facile. Mai sottovalutare il gangster più sexy e irresistibile del pianeta…
La cena (KABHI ALVIDA NAA KEHNA – 2006)
Di sicuro non è la scena più famosa di KANK ma pensando ai miei
film preferiti scegliere è sempre difficile. Amo riguardare la sequenza della cena, formalissima
ed elegantissima, ma ad alta tensione. Sguardi taglienti, battute ironiche che vorrebbero
spingersi ben oltre il limite concesso dalla situazione, doppi sensi e un’intesa
fulminante tra due mostri sacri: Amitabh Bachchan e Shahrukh Khan.
Zooni Riconosce Rehan (FANAA – 2006)
Tutto parte da uno scambio di versi, un innocuo gioco di
Antakshari sulle note di malinconici successi del passato. Gradualmente i versi
delle canzoni diventano sempre più collegati alla vita dei personaggi e Zooni
(Kajol) riconosce la vera identità di Rehan (Aamir Khan).
La rimozione del semaforo
(TRAFFIC SIGNAL – 2007)
Il semaforo viene trascinato via lentamente ed è un addio
amaro per tutti coloro che erano cresciuti vendendo o chiedendo l'elemosina agli autisti
bloccati nel traffico. I protagonisti
assistono in silenzio, quasi come fosse un funerale, e sentono che la loro
vita dovrà cambiare, in meglio o in peggio questo non si sa.
La rosa sul tavolo
(RAB NE BANA DI JODI – 2008)
Il timidissimo Suri (Shahrukh Khan) lascia un messaggio alla
moglie Taani (Anushka Sharma) ed è indeciso se appoggiare sopra al biglietto un
fiore. Le note di “Haule haule” ci
suggeriscono che il personaggio vorrebbe lasciarsi andare ma alla fine
l’insicurezza vince, la musica d’accompagnamento si ferma e Suri ripone il
fiore. Tenerissima.
Yenna Rascalaaaa,
mind it! (OM SHANTI OM – 2007)
Tra le qualità di Shahrukh Khan che mi fanno impazzire al
primo posto c’è il fascino e al secondo l’autoironia. Farah Khan girando
Om Shanti Om si sbizzarrisce con una serie di scene divertenti da fargli
interpretare, tra cui una delirante parodia di un low budget movie tamil stile
anni Settanta.
Guru e Sujata partono per Mumbai (GURU – 2007)
Appena dopo le nozze, Guru (Abhishek Bachchan) parte per
fare affari a Mumbai e saluta la sposa (Aishwarya Rai) che come da tradizione andrà
a vivere nella casa dei suoceri. Le cose prendono una strada diversa, la
ragazza non è contenta della scelta del marito e decide all’ultimo di partire.
Il rapporto tra Guru e Sujata cambia in un attimo e da estranei diventano una
cosa sola.
Shahid vs Shahid
(KAMINEY – 2009)
Shahid Kapoor , in gran forma, delizia il pubblico
interpretando contemporaneamente due personaggi e cimentandosi in un intenso scontro
con il suo doppio. Questa scena di lotta è stata montata meravigliosamente tanto
che pare impossibile pensare che l’attore è uno soltanto, e non due. Il film è
adrenalinico, veloce, intrigante, uno di quei titoli che non stancano mai.
Aditya (Shahid Kapoor) entra sul primo treno che trova alla
stazione con l’intento di suicidarsi, poi incontra Geet (Kareena Kapoor), una
ragazza punjabi alquanto logorroica. Impagabili le espressioni di Shahid mentre
Kareena lo imbottisce di chiacchiere noncurante dell’impassibilità del suo
interlocutore.