30 settembre 2013

Ricordi e scene memorabili: Gli Anni Cinquanta



La pioggia e l'ombrello nero  (SHREE 420 - 1955)
Nel 1955 Raj Kapoor dirige una delle scene più coinvolgenti mai girate, complice il monsone e la pioggia torrenziale Raj (Raj Kapoor) e Vidya (Nargis) si stringono sotto un unico ombrello, partono le note di "Pyar hua ikrar hua hai" e si fissa un'immagine iconica il cui fascino non risente del passare degli anni.



La messa in scena delle colpe   (AFSANA – 1951)
Ispirata ad un celebre passaggio dell’Amleto di Shakespeare, la rievocazione teatrale delle prove per smascherare il colpevole è il punto culminante di Afsana, film drammatico/noir, girato con estrema eleganza.  Ratan (Ashok Kumar) osserva le reazioni di sua moglie durante la messa in scena del  tradimento della donna con il sofisticato playboy Mohan (Pran).




La cena della gelosia  (ARZOO – 1950)
Malgrado sia sposata con un uomo benestante Kamini, (Kamini Kaushal) non è più in grado di nascondere il suo amore per Badal (Dilip Kumar) andato via dal villaggio per cercare fortuna e creduto morto in seguito ad un incendio.  Le tensioni e la gelosia in questo triangolo amoroso culminano in fiumi di lacrime,  accesi scambi di battute e frecciate velenose. Un cult per gli amanti del melodramma.





La sete si placa   (JAGTE RAHO – 1956)
La scena finale di Jagte Raho è particolarmente suggestiva,  sia per la canzone melodiosa a cui presta la voce Lata Mangeshkar sia perché  ci regala l’ultima apparizione di Raj Kapoor e Nargis insieme sul grande schermo. Dopo una notte di sofferenze e soprusi, dopo aver lottato contro la falsità, l’arroganza, l’aggressività di un condominio di “gente rispettabile” il protagonista riesce finalmente a placare la sua sete, l’acqua è limpida e sembra che la brocca possa contenerne all’infinito.  L’oscurità se ne va via con la notte, resta la speranza in un mondo migliore.




Yeh hai Bombay meri jaan!   (C.I.D.  - 1956)
Jhonny Walker  suona l’armonica, ruba portafogli vuoti e salta su una carrozza a cavalli per un giro sulla Marine Drive. La sua canzone è malinconica ma nonostante le parole elenchino una serie di ingiustizie, crimini e vizi, il suo linguaggio del corpo, la musica e le espressioni tradiscono un rapporto di amore e complicità con l’affascinante e insidiosa metropoli.  “La vita è una lotta, tieni gli occhi aperti ovunque tu vada questa è Bombay tesoro!”




Il compleanno di Rita   (AWAARA – 1951)
E’ la festa di Rita (Nargis), tutta l’attenzione è su di lei, la ragazza scende correndo la scalinata e raggiunge gli invitati, splendida, radiosa e perfetta, appare ancora più bella perché illuminata dall’amore per Raj (Raj Kapoor) che ha appena incontrato di nascosto.  E poi tutto si spezza in un secondo, cadono le illusioni, Raj esce di scena noncurante e Rita resta nella sala, sotto gli occhi di tutti, delusa e infuocata di rabbia. La cantante che si esibisce attraverso le parole della canzone la provoca apertamente, le lancia sguardi di sfida e da voce ai suoi pensieri.




Waqt Ne Kiya Kya Haseen Sitam   (KAAGAZ KE PHOOL – 1959)
Una scena capace di far correre brividi d’emozione anche dopo ripetute visioni.  I protagonisti si allontanano e si avvicinano, nell’oscurità i loro volti sono appena visibili, un raggio di sole irrompe nella stanza e li invita ad unirsi. Valorizzato da un sapiente uso di ombre e luci, l’incontro tra Waheeda Rehman e Guru Dutt in Kaagaz ke Phool è una delle scene più intense del cinema in bianco e nero. 




L’entrata in scena di Edna  (HOWRAH BRIDGE – 1958)
Edna  (Madhubala)  entra in scena e da il benvenuto agli ospiti del locale notturno di Kolkatha dove si esibisce. La grazie e la bellezza della diva lasciano stregati, intorno a lei si fa il vuoto e il silenzio, Madhubala è magnetica, deliziosa, sexy, e naturalmente diva al 100%.




Un pugno di terra  (DO BIGHA ZAMIN – 1953)
Dopo aver sperimentato le peggiori amarezze lottando per risparmiare il denaro necessario a mantenere la sua proprietà, Shambu (Balraj Sahni)  torna al villaggio e scopre che la casa non gli appartiene più.  La scena in cui il protagonista, di fronte al cantiere che ora occupa la proprietà, cerca una fessura nella rete per far entrare una mano e portar via con sé almeno un pugno della sua terra difficilmente vi farà trattenere le lacrime.




La partita di tennis  (MR & MRS 55 – 1955)
Anita si nasconde tra le gradinate per vedere la partita di tennis del suo fidanzato ma fatica a guardare il match tra le gambe e le scarpe degli spettatori, ciononostante continua a fare il tifo, o meglio bisbigliare. La scena e l’incontro con Preetam sono freschi e simpatici e mostrano un nuovo lato degli attori drammatici Madhubala e Guru Dutt: la vocazione per la commedia.





L’inizio o la fine?   (AAH – 1953)
Il controverso finale di Aah si presta ad una duplice interpretazione, getta fumo negli occhi e lascia il pubblico a chiedersi se l’abbraccio tra Neelu (Nargis) e Raj (Raj Kapoor),  rappresenti un finale tragico o un happy ending.  Ho più volte cambiato la mia versione a seconda degli stati d’animo, una cosa è certa, qualunque sia la risposta Raja Nawathe non ce la voleva svelare. Enigmatico e di grande effetto.